Laici e cattolici in bioetica:
storia e teoria di un confronto

In collaborazione con Maurizio Mori

Le Lettere, Firenze 2012, pp. VIII - 364

Che laici e cattolici, in bioetica, si trovino spesso su posizioni opposte è un fatto noto, ma la ragione per cui ciò accade costituisce un tema controverso, su cui soprattutto nel nostro paese è in corso un annoso confronto, che oppone i teorici della diversità paradigmatica fra le due bioetiche a coloro che invece, a vario titolo, la negano o la minimizzano.

Copertina di Laici e
cattolici in bioetica

Considerata l'importanza cruciale del tema, il volume offre un quadro aggiornato del dibattito in corso, presentando un percorso storico e teorico che si configura come un contributo originale a una questione ineludibile della bioetica del nostro tempo e, di riflesso, della società italiana in generale. La questione, infatti, investe non solo la dimensione conoscitiva e la riflessione etico-culturale, ma presenta inevitabili ricadute anche sul piano pratico e politico.

Il libro è il frutto del lavoro di due studiosi di differente mentalità e formazione, che hanno contribuito al risultato in modi diversi, ma sulla scorta di una comune idea di base: ossia che fra la bioetica di indirizzo laico-secolare e quella di indirizzo cattolico-ufficiale esista una diversità "paradigmatica" che genera i persistenti contrasti che si presentano in materia.

Diversità che, a loro giudizio, non va misconosciuta o celata, ma francamente ammessa. E ciò in antitesi a quegli studiosi che, continuando a ripetere che la differenza "non c'è" o "è ormai superata", rischiano di fornire una visione inadeguata della realtà e della storia, nel tentativo di aggrapparsi a un passato – quello degli anni Sessanta – che ormai non esiste più. Come mostrano le posizioni odierne della Chiesa cattolica romana, sempre più incline a riproporre la sua tradizione dottrinale.

È importante ribadire la centralità di questa differenza paradigmatica sia per ragioni di ordine conoscitivo – cioè in merito alla comprensione di un aspetto significativo del nostro tempo – sia per ragioni di ordine pratico, perché à solo sulla base di una lucida consapevolezza della situazione che si può pensare di promuovere una eventuale ricerca di convergenze basate sul rispetto reciproco delle diversità.

L'opera prende spunto da un dibattito, aperto da Fornero su «Bioetica. Rivista interdisciplinare», cui hanno partecipato nomi di spicco della bioetica italiana con una stimolante serie di interventi, che vengono riportati nella terza parte del volume. Diversamente da quanto accaduto nella «Rivista», il cui compito si limita a favorire lo scambio di posizioni, nella seconda parte del volume Fornero si à soffermato sui singoli interventi. Questo perché essi danno un ottimo spaccato del dibattito sul tema, che merita non solo di essere fatto conoscere a un pubblico più ampio, ma anche di essere discusso criticamente, ai fini di un'ulteriore crescita della riflessione.

Insieme a questa nuova fase del dibattito, di cui vanno segnalati taluni sviluppi rispetto al passato (soprattutto in campo cattolico: si vedano i significativi interventi di Sgreccia e Leone) il libro offre alcune novità.

Nel primo capitolo Mori traccia una panoramica di carattere storico degli eventi teorici e politici che, in controtendenza rispetto a certe istanze di "aggiornamento" diffuse nella seconda metà del secolo scorso, hanno condotto la Chiesa cattolica romana a prendere posizioni nette e puntuali, in palese contrasto con quelle della cultura laica, rendendo – in tal modo – sempre più visibile la realtà della divergenza sottesa ai due paradigmi.

Nel secondo, nel terzo e nel dodicesimo capitolo Fornero si sofferma sui nodi teorici e concettuali relativi alle nozioni di bioetica "cattolica" e "laica", offrendo nello stesso tempo alcune delucidazioni (e proposte d'uso) circa la nozione di "paradigma". Nell'ultimo capitolo, infine, traccia un'articolata panoramica delle varie ipotesi di superamento del contrasto fra le due bioetiche.

Come si evince dalla trattazione, l'obiettivo programmatico del libro non è di tipo ideologico, bensì descrittivo. L'auspicio è quindi che il volume sia letto, giudicato e discusso in base all'intento primario con cui gli autori l'hanno pensato, cioè come contributo scientifico finalizzato alla conoscenza.

INDICE

Parte I
Il contesto storico (di Maurizio Mori)

  1. Dall'ideale della convergenza alla realtà della divergenza

Parte II
La questione teorica e la nuova fase del dibattito (di Giovanni Fornero)

  1. Corretta posizione del problema e oggetti specifico del dibattito
  2. Significato preciso della distinzione fra bioetica "cattolica" e bioetica "laica"
  3. Risposta a D'Agostino. La bioetica cattolica e la bioetica laica non sono "invenzioni laiciste", ma constatabili realtà storico-teoriche
  4. Risposta a Semplici. Le terze vie non rappresentano una "smentita" – semmai una conferma – dell'odierno bipolarismo bioetico
  5. Risposta a Sesta. Perché ha senso parlare di una bioetica "cattolica" e di un "paradigma" della sacralità della vita
  6. Risposta a Leone. La franca ammissione della diversità di fatto delle bioetiche e il progetto di una nuova "etica condivisa"
  7. Risposta ad Aramini. La diversa configurazione paradigmatica dell'antropologia cattolica e di quella laica
  8. Risposta a Fontana. Le due bioetiche, l'etsi Deus non daretur e la questione della laicità "debole"
  9. Risposta a Sgreccia. Perché ha senso parlare di un "paradigma" bioetico cattolico e di un "paradigma" bioetico laico
  10. Risposta a Bartolommei. La distinzione fra bioetica cattolica e laica non è scontata, ma va discussa e motivata
  11. Risposta a Balistreri. Bioetica e "paradigmi"

Parte III
Interventi critici

  1. Perché continuare a negare l'evidenza?
    Realtà e senso della distinzione paradigmatica fra bioetica "cattolica" e bioetica "laica" (di G. Fornero)
  2. Muoversi nello stesso senso (di F. D'Agostino)
  3. Non è del bipolarismo che ha bisogno la bioetica (di S. Semplici)
  4. Bioetica come ricerca e bioetica come convalida (di S. Bartolommei)
  5. La bioetica "cattolica" e il mostro di Lochness.
    In dialogo con Giovanni Fornero (di L. Sesta)
  6. Bioetica cattolica e bioetica laica. Considerazioni sul dibattito aperto da Giovanni Fornero (di M. Balistreri)
  7. Può esistere una "bioetica cattolica"? (di S. Leone)
  8. Rimettiamo la persona al centro (di M. Aramini)
  9. Le pretese della visione cattolica e le due bioetiche (di S. Fontana)
  10. Bioetica cattolica e bioetica laica a proposito del "paradigmi" (di E. Sgreccia)

Parte IV
Una domanda ineludibile

  1. È possibile – e a quali condizioni – un superamento dei contrasti bioetici fra cattolici e laici?
    Ipotesi e modelli di confronto (di G. Fornero)