Manuali e classici del pensiero
Nell'immediato dopoguerra aveva avuto una notevole diffusione il Compendio di storia della filosofia per i Licei che Nicola Abbagnano aveva pubblicato (negli anni 1945-1947) presso l'Editore Paravia. Come tutti i manuali dell'epoca, si trattava di un lavoro sintetico ed esclusivamente espositivo, privo di testi e di altro materiale didattico che solo più tardi sarebbe entrato a far parte della metodologia scolastica. Al mutare delle esigenze, le adozioni del Compendio erano quindi progressivamente diminuite.
Di conseguenza, l'Editore propose ad Abbagnano di compierne un radicale ammodernamento. Il filosofo decise di affidarne la realizzazione a Giovanni Fornero, uno dei suoi ultimi allievi. Da questo lavoro di profonda revisione, riscrittura e aggiornamento nacque, nel 1986, l'Abbagnano-Fornero, divenuto subito un punto fermo della didattica filosofica.
Seguirono ulteriori aggiornamenti e versioni differenti, che andavano incontro alle svariate esigenze del mondo della scuola, cosicché l'Abbagnano-Fornero rimane ancor oggi, nel 2022, il manuale di filosofia più adottato.
Nell'intento di rispondere a richieste didattiche diverse e sempre nuove, seguendo l'evolversi delle metodologie, la prima versione del manuale ha dato origine a un'ampia serie di testi: Filosofi e filosofie nella storia (1986), Fare filosofia (1998), Protagonisti e testi della filosofia (1998-2000, n. e. 2007), Itinerari della filosofia (2002), Le tracce del pensiero (2005), Nuovo Protagonisti e testi della filosofia (2006), La filosofia (2009), La ricerca del pensiero (2012), Percorsi di filosofia (2012), L'ideale e il reale (2013), Con-Filosofare (2016), I nodi del pensiero (2017).
Dal punto di vista metodologico Fornero, insieme ai suoi collaboratori, mutua ma insieme sviluppa in modo creativo l'impostazione del Maestro: una storiografia accurata e sempre fondata sul ricorso diretto alle fonti, che si connota per una profonda empatia con le tematiche trattate.












