Segnalazioni

25/07/19
Una biografia di Abbagnano

È uscita per i tipi di Utet una biografia di Nicola Abbagnano intitolata Abbagnano. Una vita per la filosofia e dovuta a Rosanna Panelli Marvulli, che ha lavorato per quasi quarant'anni come segretaria del filosofo. L'autrice ha inoltre curato nel 2010 un libro su Diego de Castro, statistico ed economista, e scritto la voce a lui dedicata nel Dizionario degli scrittori di economia, di prossima pubblicazione. Consigliera e delegata alla Consulta femminile comunale e membro del Comitato esecutivo, per FIDAPA BPW ToEst ha preso parte alla realizzazione di convegni e progetti. All'Unione industriale ha presentato una relazione su Marian Taylor Abbagnano, presidente dell'AIDDA negli anni Sessanta. Rosanna Panelli Marvulli è inoltre la curatrice del sito ufficiale dedicato a Nicola Abbagnano Nicola Abbagnano. Filosofo del '900.

Scriveva Norberto Bobbio che «per molti Abbagnano è soprattutto l'autore di questa storia che si trova in tutti gli scaffali, anche in quelli meno provveduti, degli studenti di filosofia». E in effetti la sua Storia della filosofia, strumento e rifugio per generazioni di ragazzi e insegnanti, a buon diritto si è guadagnata il titolo di classico, di manuale fondamentale per addentrarsi nel pensiero occidentale dalle origini ai giorni nostri.

Può apparire singolare che uno dei testi che più ha inciso sulla divulgazione delle discipline filosofiche in Italia provenga da un autore su cui, per via forse della sua natura riservata e schiva, sappiamo così poco. Ma alla propria esposizione personale Abbagnano ha sempre anteposto un meticoloso e indefesso lavoro di ricerca e sistematizzazione delle conoscenze, nell'intento preciso di portare la filosofia «tra la gente». Tuttavia Abbagnano è stato anche molto altro: curatore, professore, mentore e maestro, direttore di riviste e animatore della vita culturale italiana del dopoguerra.

Rosanna Panelli Marvulli ci invita per la prima volta ad affacciarci allo studiolo del filosofo, grazie ai materiali accumulati in quarant'anni di vicinanza e collaborazione. Attraverso lettere, testimonianze e documenti, molti dei quali rimasti inediti fino a oggi, Abbagnano. Una vita per la filosofia ne ripercorre l'itinerario intellettuale – dagli studi a Napoli, all'insegna del rapporto conflittuale con l'idealismo imperante negli anni di Croce, alla formulazione di un esistenzialismo positivo e l'adesione al neoilluminismo torinese – e le fatiche editoriali, la vita privata e quella pubblica, senza dimenticare tante persone che ne hanno condiviso il lungo percorso intellettuale.

Non solo Antonio Aliotta, Ludovico Geymonat, Norberto Bobbio, Pietro Chiodi, Pietro Rossi, Carlo Augusto Viano, Franco Ferrarotti, ma anche Umberto Eco, Cesare Pavese, Fernanda Pivano e Lalla Romano: sono in molti ad aver incrociato la via dello studioso e ad avervi riconosciuto quell'«umiltà del pensiero» necessaria a snidare la filosofia dal rifugio dei santuari accademici. Un'umiltà che, come afferma Fornero, è allo stesso tempo laico senso del nostro limite esistenziale.

Nel saggio introduttivo, dal titolo L'ultimo Abbagnano. Il compito del filosofo nell'età dell'incontro fra le culture e l'idea di una morale planetaria, Fornero rende noto come negli ultimi anni Abbagnano sia giunto ad auspicare l'avvento di una morale planetaria in grado di garantire la coesistenza fra popoli e culture diverse e di porsi come luogo di incontro fra credenti e non credenti. Fornero contribuisce così a documentare un aspetto poco noto, ma innegabilmente di grande attualità, del pensiero di Abbagnano.

Il testo di Rosanna Panelli Marvulli ha ricevuto buona accoglienza e ha vinto il Premio Nazionale di Cultura "Frontino Montefeltro" 2019.

Per una presentazione sintetica del volume si veda: Davide D'Alessandro su Nicola Abbagnano. Una vita per la filosofia.

25/07/19
Nuovo libro sulla bioetica di Sebastiano Serafini

Copertina di
La bioetica in Italia

È uscito presso l'editore Studium un documentato volume su La bioetica in Italia. Da una storia di battaglie etico-politiche a spiragli di dialogo tra pensiero cattolico e pensiero laico di Sebastiano Serafini.

In questo volume Serafini tiene largamente presenti le ricerche di Giovanni Fornero su bioetica cattolica e bioetica laica e concorda con lui nel ritenere che ogni progetto di superamento di tale storica dicotomia presupponga in primo luogo un franco riconoscimento della dicotomia stessa.

Riproduciamo qui la scheda di presentazione del volume:

«In Italia, le questioni legate all'ordinamento familiare, al nascere, al curarsi, al morire, sono state oggetto di un confronto che ha visto contrapporsi cultura cattolica e cultura laica.

Il libro offre una ricostruzione storica di questo scontro, e delinea lo sfondo concettuale delle posizioni in campo. L'analisi storico-concettuale evidenzia il fatto che, in Italia, in ambito cattolico, il rinnovamento teologico-morale prodotto dal Concilio Vaticano II costituisce una via minor percorsa da alcuni teologi che, nella propria riflessione, hanno costantemente fatto riferimento alla nuova «scena morale»» aperta dal rinnovamento conciliare. Su questa linea si colloca l'insegnamento di Papa Francesco.

La scelta di dar corso a un magistero morale che si pone nell'orizzonte aperto dal rinnovamento conciliare consente la pratica di un discorso bioetico che apre la possibilità di instaurare una tregua nella lunga battaglia culturale combattuta da laici e cattolici sul terreno della bioetica. Si apre, così, uno spazio in cui si schiudono spiragli di dialogo e di reciproco riconoscimento».

01/02/17
Nuovo libro sulla bioetica di Luca Lo Sapio

Copertina di
Bioetica cattolica e bioetica laica nell'era di Papa Francesco Bandella di Bioetica
cattolica e bioetica laica nell'era di Papa Francesco

La riflessione di Fornero sui paradigmi della bioetica cattolica e laica ha trovato una continuazione e uno sviluppo nel lavoro di Luca Lo Sapio, il quale, in questo libro, affronta il tema alla luce dell'attualità.

Riproduciamo qui la scheda di presentazione del volume:

«Tutti, credenti e non credenti, siamo alla ricerca della verità, e non possiamo dare nulla per scontato». Le parole di papa Francesco sembrano segnare un’apertura al mondo laico-secolare e l’inizio di un confronto inclusivo, assai diverso in forma e sostanza dal rigore dottrinale di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Se infatti il pontificato di Giovanni XXIII aveva prodotto una tendenziale "apertura al mondo", proprio in ambito bioetico sotto i papati successivi si era lentamente consumato un distacco fra la prospettiva cattolica ufficiale e quella laico-secolare.

Si tratta, come spiega Giovanni Fornero nel saggio che apre questo volume, di due "paradigmi", ossia di due differenti maniere, da parte del magistero cattolico e del pensiero secolare, di rapportarsi alle varie questioni della bioetica, in particolare ai temi cruciali di inizio e fine vita.

Ma che cosa rimane oggi di questa storica contrapposizione, che ha segnato in profondità il dibattito bioetico contemporaneo e ha avuto delle ripercussioni nella cronaca e nella politica del nostro Paese (dal referendum sulla fecondazione assistita alle polemiche sui casi Welby ed Englaro sino alle accese discussioni sul disegno di legge Calabrò circa il testamento biologico)? In altri termini, quale forma assume il dibattito su bioetica cattolica e laica negli anni del papa riformatore che viene dalla fine del mondo?

Luca Lo Sapio ci guida all’interno di alcuni dei percorsi aperti dal papa argentino, mostrando la possibilità di convergenze che non siano solo di facciata tra il mondo laico e il mondo cattolico. E ciò alla luce dell’ipotesi che la centralità delle persone nella loro concreta dimensione di vita e la teologia dell’amore e della misericordia promosse da Bergoglio potrebbero condurre al superamento di alcuni tradizionali steccati bioetici, segnando la via di una nuova stagione di dialogo».

Dal link che segue si possono leggere i più recenti interventi sul libro di Lo Sapio.

27/04/16
Nuova edizione dell'Abbagnano-Fornero

È uscita una nuova edizione del manuale di Abbagnano-Fornero, dal titolo "Con-filosofare". Riportiamo la presentazione redatta da Giovanni Fornero.

"Con-filosofare" è un'espressione linguistica che affonda le sue radici dottrinali nell'esistenzialismo, ossia in una corrente di pensiero che, mettendo a fuoco, tra gli altri, il fenomeno della comunicazione umana e filosofica, è giunta ad affermare, come scrive Karl Jaspers: «L'autentica discussione filosofica è un con-filosofare in cui […] le esistenze entrano in contatto fra loro e reciprocamente si dischiudono». Al punto che «La vera filosofia può realizzarsi solo in comunità».

In Italia questa tesi ha trovato significativi sviluppi, sul piano teorico e storiografico, in Nicola Abbagnano, il quale, con magistrale chiarezza, ha sostenuto che, come esistere è coesistere – in quanto l'uomo non solo esiste in mezzo agli altri, ma ha "bisogno" degli altri proprio per essere uomo e per esercitare le sue attività più alte –, così filosofare è sempre e costitutivamente con-filosofare, ossia dialogare con gli altri e ascoltare le loro voci. A cominciare dai grandi filosofi, ossia da quei "professionisti del pensiero" con i quali non è possibile fare a meno di confrontarsi.

Tant'è che fin da Platone si è visto nel dialogo uno dei tratti essenziali della filosofia, e la stessa storia della filosofia è stata configurata, da Jaspers e da Abbagnano, come una sorta di grande dialogo che si sviluppa nel tempo, ossia come un insieme di domande e risposte che si richiamano incessantemente attraverso i secoli.

Le ricadute didattiche di questo concetto del filosofare come con-filosofare sono molteplici e preziose.

In primo luogo, esso serve a mettere in evidenza come le teorie dei filosofi del passato siano utili a rispondere alle domande del presente e come i filosofi stessi assumano le sembianze di altrettanti «maestri e compagni di ricerca» (N. Abbagnano) la cui voce, pur giungendoci affievolita attraverso la nebbia dei secoli, può avere ancora per noi e per i problemi di cui ci occupiamo un'importanza vitale.

Inoltre, serve a mettere in atto un fruttuoso circolo tra filosofia e storia della filosofia, che, sviluppando l'attitudine a filosofare attraverso la filosofia già prodotta, fa sì che il pensiero degli altri assuma la forma di un aiuto a pensare in modo autonomo.

Infine, attirando l'attenzione sul dialogo, serve a promuovere la disponibilità all'ascolto attento del prossimo, favorendo un atteggiamento critico e antidogmatico che trova nell'empatia e nella simpatia (nel senso etimologico greco del "sentire insieme") le sue ottimali condizioni di esercizio.

Da ciò la scelta di intitolare questo nuovo corso Con-Filosofare e il tentativo di costruire un testo che non solo si ispiri, a livello teorico, a questa idea di fondo, ma che di fatto offra una serie di risorse didattiche volte a concretizzarla in modo efficace.

Dal link che segue si può leggere la presentazione editoriale dell'opera.

11/05/16
Articolo su "Bioetica cattolica e bioetica laica secondo Giovanni Fornero"

Il 4 maggio nel sito «Filosofia & Scienza» è stato pubblicato un articolo redazionale dal titolo Bioetica cattolica e bioetica laica secondo Giovanni Fornero che si sofferma soprattutto sul volume Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto.

Dal link che segue si può leggere l'intero articolo Bioetica cattolica e bioetica laica secondo Giovanni Fornero.

Convegno Perché
studiare filosofia e letteratura italiana»

17/04/16
Fornero sull'imprescindibilità della filosofia

Giovanni Fornero ha tenuto una relazione su Imprescindibilità e responsabilità della filosofia al convegno «Perché studiare filosofia e letteratura italiana» organizzato a Roma dalla Pearson.

09/04/15
Scarpelli e il tema della laicità

È uscito L'eredità di Uberto Scarpelli, a cura di P. Borsellino, S. Salardi, M. Saporiti, Giappichelli, Torino 2015. Nel volume, dedicato alla memoria dell'illustre studioso, vi è anche un intervento di Giovanni Fornero, dal titolo Scarpelli e il tema della laicità, in cui si approfondisce la visione scarpelliana della laicità e l'influenza che essa ha esercitato soprattutto sugli studiosi di bioetica.

15/09/14
«Micromega»

Copertina di Micromega
(6/2014)

L'ultimo numero di «Micromega» (6/2014) è interamente dedicato alla scuola italiana e reca il titolo Un'altra scuola è possibile: laica, repubblicana, egualitaria, di eccellenza. Il numero presenta anche un articolo di Giovanni Fornero (redatto con la collaborazione di Giqncarlo Burghi), dal titolo Insegnare la filosofia oggi.

L'intervento si muove dalla questione della motivazione: perché insegnare filosofia? Perché la filosofia, al di là di una sua apparente astrattezza, è inaggirabile in quanto fonda ogni convinzione umana. L'importante è renderla esplicita, così da porre in modo evidente la domanda sui termini e i concetti fondamentali della nostra cultura e della nostra vita: l'esistenza, la storia, l'etica, la conoscenza. Infatti «la vera alternativa non è tra fare o non fare filosofia, ma tra fare filosofia in modo inconsapevole e irriflesso e fare filosofia in modo consapevole e riflesso».

L'antitesi fra un approccio storico e uno problematico è falsa, poiché – come la didattica dimostra – la lettura dei testi diventa adeguatamente praticabile solo dopo lo studio degli autori e la loro contestualizzazione. Inoltre l'insegnamento nella scuola può prendere le mosse da una serie di problemi concreti, come episodi di cronaca o di attualità. Questo consente allo studente di appropriarsi delle varie posizioni filosofiche e di effettuare una riflessione avvertita.

L'insegnamento attivo della filosofia ne previene anche la dissoluzione in altre discipline (come la storia o la sociologia), confermandone l'autonomia disciplinare.

Infine, la filosofia si mostra strumento essenziale e irrinunciabile per la formazione dei cittadini e per lo sviluppo della democrazia. Infatti la filosofia si svela essenzialmente non come elaborazione solitaria, bensì come dialogo e confronto. La conclusione di Fornero è che, proprio per queste molteplici valenze, l'insegnamento della filosofia dovrebbe essere esteso a tutte le scuole superiori di ogni tipo.

Queste riflessioni vengono riprese e sintetizzate nell'intervista che Fornero ha rilasciato al «Corriere del Trentino» e al «Corriere dell'Alto Adige», edizioni regionali del «Corriere della sera», del 27 settembre 2014, intitolata L'arte del pensiero.

22/10/12
Nuovo libro di Fornero

Copertina di Laici e
cattolici in bioetica

È uscito presso la Casa Editrice Le Lettere di Firenze l'ultimo lavoro di Giovanni Fornero e Maurizio Mori, il volume Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto.

Che laici e cattolici, in bioetica, si trovino spesso su posizioni opposte è un fatto noto, ma la ragione per cui ciò accade costituisce un tema controverso, su cui soprattutto nel nostro paese è in corso un annoso confronto, che oppone i teorici della diversità paradigmatica fra le due bioetiche a coloro che invece, a vario titolo, la negano o la minimizzano.

Considerata l'importanza cruciale del tema, il volume offre un quadro aggiornato del dibattito in corso, presentando un percorso storico e teorico che si configura come un contributo originale a una questione ineludibile della bioetica del nostro tempo e, di riflesso, della società italiana in generale. La questione, infatti, investe non solo la dimensione conoscitiva e la riflessione etico-culturale, ma presenta inevitabili ricadute anche sul piano pratico e politico.

Per la presentazione dell'opera, si veda la pagina Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto.